Композитор Джоаккино Россини (Gioacchino Rossini)
Фрагменты оперы "Севильский цирюльник"
(Il barbiere di Siviglia)
Либретто
Чезаре Стербини (Cesare Sterbini)
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Ниже приводятся все сцены с Фигаро
КАВАТИНА ФИГАРО (Figaro)
Largo al factotum
della citta'.
Presto a bottega,
che' l'alba e' gia'.
Ah, che bel vivere,
che bel piacere
per un barbiere
di qualita'!
Ah, bravo Figaro!
Bravo, bravissimo;
fortunatissimo
per verita'!
Pronto a far tutto,
la notte e il giorno
sempre d'intorno,
in giro sta.
Miglior cuccagna
per un barbiere,
vita piu' nobile,
no, non si da'.
Rasori e pettini,
lancette e forbici,
al mio comando
tutto qui sta.
V'e' la risorsa,
poi, del mestiere
colla donnetta
col cavaliere
Ah, che bel vivere,
che bel piacere
per un barbiere
di qualita'!
Tutti mi chiedono,
tutti mi vogliono,
donne, ragazzi,
vecchi, fanciulle:
Qua la parrucca
Presto la barba
Qua la sanguigna
Presto il biglietto
Figaro Figaro
Son qua, son qua.
Figaro Figaro.
Eccomi qua.
Ahime', che furia!
Ahime', che folla!
Uno alla volta,
per carita'!
Pronto prontissimo
son come il fulmine:
sono il factotum
della citta'.
Ah, bravo Figaro!
bravo, bravissimo;
a te fortuna
non manchera'.
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Россини. Каватина Фигаро из оперы "Севильский цирюльник". Поет Муслим Магомаев (1966)
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FIGARO
Ah, ah! che bella vita!
Faticar poco, divertirsi assai,
e in tasca sempre aver qualche doblone
gran frutto della mia riputazione.
Ecco qua: senza Figaro
non si accasa in Siviglia una ragazza:
a me la vedovella
ricorre pel marito: io, colla scusa
del pettine di giorno,
della chitarra col favor la notte,
a tutti onestamente,
non fo per dir, m'adatto a far piacere,
oh che vita, che vita! Oh che mestiere!
Orsu', presto a bottega
CONTE
E' desso, o pur m'inganno?
FIGARO
(Chi sara' mai costui?)
CONTE
(Oh, e' lui senz'altro!)
Figaro!
FIGARO
Mio padrone
Oh, chi veggo! Eccellenza!
CONTE
Zitto, zitto, prudenza!
Qui non son conosciuto,
ne' vo' farmi conoscere. Per questo
ho le mie gran ragioni.
FIGARO
Intendo, intendo,
la lascio in liberta'.
CONTE
No no
FIGARO
Che serve?
CONTE
No, dico: resta qua;
forse ai disegni miei
non giungi inopportuno Ma cospetto,
dimmi un po', buona lana
come ti trovo qua? poter del mondo!
Ti veggo grasso e tondo
FIGARO
La miseria, signore!
CONTE
Ah birbo!
FIGARO
Grazie.
CONTE
Hai messo ancor giudizio?
FIGARO
Oh! e come. Ed ella,
come in Siviglia?
CONTE
Or te lo spiego. Al Prado
vidi un fior di bellezza, una fanciulla
figlia d'un certo medico barbogio
che qua da pochi di' s'e' stabilito.
Io, di questa invaghito,
lasciai patria e parenti, e qua men venni.
E qua la notte e il giorno
passo girando a que' balconi intorno.
FIGARO
A que' balconi? un medico? Oh cospetto!
Siete ben fortunato;
sui maccheroni il cacio v'e' cascato.
CONTE
Come?
FIGARO
Certo. La' dentro
io son barbiere, parrucchier, chirurgo
botanico, spezial, veterinario,
i1 faccendier di casa.
CONTE
Oh che sorte!
FIGARO
Non basta. La ragazza
figlia non e' del medico. E' soltanto
la sua pupilla!
CONTE
Oh, che consolazione!
FIGARO
Percio' Zitto!
CONTE
Cos'e?
FIGARO
S'apre il balcone.
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FIGARO
Che furba!
.......
CONTE
Povera disgraziata!
Il suo stato infelice
sempre piu' m'interessa.
FIGARO
Presto, presto:
vediamo cosa scrive.
CONTE
Appunto. Leggi.
FIGARO
"Le vostre assidue premure hanno eccitata la mia curiosita'
Il mio tutore e' per uscir di casa;
appena si sara' allontanato,
procurate con qualche mezzo ingegnoso d'indicarmi il vostro nome,
il vostro stato e le vostre intenzioni.
Io non posso giammai comparire al balcone
senza l'indivisibile compagnia del mio tiranno.
Siate pero' certo che tutto e' disposta a fare,
per rompere le sue catene, la sventurata Rosina."
CONTE
Si', si', le rompera'. Su, dimmi un poco:
che razza d'uomo e' questo suo tutore?
FIGARO
E' un vecchio indemoniato avaro,
sospettoso, brontolone; avra' cent'anni indosso
e vuol fare il galante: indovinate?
Per mangiare a Rosina
tutta l'eredita' s'e' fitto in capo
di volerla sposare. Aiuto!
CONTE
Che?
FIGARO
S'apre la porta.
BARTOLO
Fra momenti io torno;
non aprite a nessun. Se Don Basilio
venisse a ricercarmi, che m'aspetti.
(Le mie nozze con lei meglio e' affrettare.
Si', dentr'oggi finir vo' quest'affare.)
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CONTE
Dentr'oggi le sue nozze con Rosina!
Ah, vecchio rimbambito!
Ma dimmi or tu! chi e' questo Don Basilio?
FIGARO
E' un solenne imbroglion di matrimoni,
un collo torto, un vero disperato,
sempre senza un quattrino
Gia', e' maestro di musica;
insegna alla ragazza.
CONTE
Bene, bene;
tutto giova saper.
FIGARO
Ora pensate della bella Rosina a soddisfar le brame.
CONTE
Il nome mio
non le vo' dir ne' il grado; assicurarmi
vo' pria ch'ella ami me, me solo al mondo,
non le ricchezze e i titoli
del conte d'Almaviva. Ah, tu potresti…
FIGARO
Io? no, signore; voi stesso dovete
CONTE
Io stesso? e come?
FIGARO
Zitto? Eccoci a tiro,
osservate: perbacco, non mi sbaglio.
Dietro la gelosia sta la ragazza;
presto, presto all'assalto, niun ci vede.
In una canzonetta,
cosi', alla buona, il tutto
spiegatele, signor
CONTE
Una canzone?
FIGARO
Certo. Ecco la chitarra; presto, andiamo.
CONTE
Ma io
FIGARO
Oh che pazienza!
CONTE
Ebben, proviamo.
Se i1 mio nome saper voi bramate,
dal mio labbro il mio nome ascoltate.
Io son Lindoro
che fido v'adoro,
che sposa vi bramo,
che a nome vi chiamo,
di voi sempre parlando cosi'
dall'aurora al tramonto del di'.
ROSINA
Segui, o caro; deh, segui cosi'!
FIGARO
Sentite. Ah! che vi pare?
CONTE
Oh, me felice!
FIGARO
Da bravo, a voi, seguite.
CONTE
L'amoroso e sincero Lindoro,
non puo' darvi, mia cara, un tesoro.
Ricco non sono,
ma un core vi dono,
un'anima amante
che fida e costante
per voi sola sospira cosi'
dall'aurora al tramonto del di'.
Rosina
L'amorosa e sincera
Rosina del suo core Lindo
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CONTE
Oh cielo!
FIGARO
Nella stanza
convien dir che qualcuno entrato sia.
Ella si e' ritirata.
CONTE
Ah cospettone!
Io gia' deliro avvampo! Oh, ad ogni costo
vederla io voglio Vo' parlarle. Ah, tu,
tu mi devi aiutar.
FIGARO
Ih, ih, che furia!
Si', si', v'aiutero'.
CONTE
Da bravo: entr'oggi
vo' che tu m'introduca in quella casa.
Dimmi, come farai? via! del tuo spirito
vediam qualche prodezza.
FIGARO
Del mio spirito
Bene vedro' ma in oggi
CONTE
Eh via! t'intendo.
Va la', non dubitar; di tue fatiche
largo compenso avrai.
FIGARO
Davver?
CONTE
Parola.
FIGARO
Dunque, oro a discrezione?
CONTE
Oro a bizzeffe.
Animo, via.
FIGARO
Son pronto. Ah, non sapete
i simpatici effetti prodigiosi
che, ad appagare il mio signor Lindoro,
produce in me la dolce idea dell'oro.
All'idea di quel metallo
portentoso, onnipossente,
un vulcano la mia mente
incomincia a diventar.
CONTE
Su, vediam di quel metallo
qualche effetto sorprendente
del vulcan della tua mente
qualche mostro singolar.
FIGARO
Voi dovreste travestirvi,
per esempio da soldato.
CONTE
Da soldato?
FIGARO
Si', signore.
CONTE
Da soldato? e che si fa?
FIGARO
Oggi arriva un reggimento.
CONTE
Si', e' mio amico il Colonnello.
FIGARO
Va benon.
CONTE
Eppoi?
FIGARO
Cospetto!
Dell'alloggio col biglietto
quella porta s'aprira'.
Che ne dite, mio signore?
Non vi par? Non l'ho trovata?
CONTE
Che invenzione prelibata!
Bravo, bravo,
in verita'!
Bella, bella,
FIGARO
Piano, piano un'altra idea!
Veda l'oro cosa fa.
Ubbriaco si', ubbriaco,
mio signor, si fingera'.
CONTE
Ubbriaco?
FIGARO
Si', signore.
CONTE
Ubbriaco? Ma perche'?
FIGARO
Perche' d'un ch'e' poco in se'
che dal vino casca gia',
il tutor, credete a me,
il tutor si fidera'.
A DUE
Che invenzione prelibata!
Bravo, bravo,
in verita'!
Bella, bella,
CONTE
Dunque
FIGARO
All'opra.
CONTE
Andiam.
FIGARO
Da bravo.
CONTE
Vado Oh, il meglio mi scordavo!
Dimmi un po', la tua bottega per trovarti, dove sta?
FIGARO
La bottega? Non si sbaglia;
guardi bene; eccola la'.
Numero quindici a mano manca
quattro gradini, facciata bianca,
cinque parrucche nella vetrina
sopra un cartello "Pomata fina",
mostra in azzurro alla moderna,
v'e' per insegna una lanterna
La' senza fallo mi trovera'.
CONTE
Ho ben capito
FIGARO
Or vada presto.
CONTE
Tu guarda bene
FIGARO
Io penso al resto.
CONTE
Di te mi fido
FIGARO
Cola' l'attendo.
CONTE
Mio caro Figaro
FIGARO
Intendo, intendo.
CONTE
Portero' meco
FIGARO
La borsa piena.
CONTE
Si', quel che vuoi, ma il resto poi
FIGARO
Oh non si dubiti, che bene andra'
CONTE
Ah, che d'amore
la fiamma io sento,
nunzia di giubilo
e di contento!
Ecco propizia
che in sen mi scende;
d'ardore insolito
quest'alma accende,
e di me stesso
maggior mi fa.
FIGARO
Delle monete
il suon gia' sento!
L'oro gia' viene,
viene l'argento;
eccolo, eccolo
che in tasca scende;
e di me stesso
maggior mi fa.
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FIGARO
Oh buon di', signorina!
ROSINA
Buon giorno, signor Figaro.
FIGARO
Ebbene, che si fa?
ROSINA
Si muor di noia.
FIGARO
Oh diavolo! Possibile!
Un ragazza bella e spiritosa
ROSINA
Ah, ah, mi fate ridere!
Che mi serve lo spirito
che giova la bellezza
se chiusa io sempre sto fra quattro mura
che mi par d'esser proprio in sepoltura?
FIGARO
In sepoltura? ohibo'!
Sentite io voglio
ROSINA
Ecco il tutor.
FIGARO
Davvero?
ROSINA
Certo, certo; e' il suo passo
FIGARO
Salva, salva; fra poco
ci rivedrem: ho a dirvi qualche cosa.
ROSINA
E ancor io, signor Figaro.
FIGARO
Bravissima.
Vado.
ROSINA
Quanto e' garbato!
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FIGARO
Ma bravi! ma benone!
Ho inteso tutto. Evviva il buon dottore!
Povero babbuino!
Tua sposa? Eh via pulisciti il bocchino.
Or che stan la' chiusi,
procuriam di parlare alla ragazza:
eccola appunto.
ROSINA
Ebbene, signor Figaro.
FIGARO
Gran cose, signorina.
ROSINA
Si', davvero?
FIGARO
Mangerem dei confetti.
ROSINA
Come sarebbe a dir?
FIGARO
Sarebbe a dire
che il vostro bel tutore ha stabilito
esser dentro doman vostro marito.
ROSINA
Eh, via!
FIGARO
Oh, ve lo giuro;
a stender il contratto
col maestro di musica
la' dentro or s'e' serrato.
ROSINA
Si'? oh, l'ha sbagliata affe'!
Povero sciocco! L'avra' a far con me.
Ma dite, signor Figaro,
voi poco fa sotto le mie finestre
parlavate a un signore
FIGARO
Ah, un mio cugino,
un bravo giovinotto; buona testa,
ottimo cuor; qui venne
i suoi studi a compire
e il poverin cerca di far fortuna.
ROSINA
Fortuna? oh, la fara'.
FIGARO
Oh, ne dubito assai: in confidenza
ha un gran difetto addosso.
ROSINA
Un gran difetto
FIGARO
Ah, grande: e' innamorato morto.
ROSINA
Si', davvero?
Quel giovane, vedete
m'interessa moltissimo.
FIGARO
Per bacco!
ROSINA
Non mi credete?
FIGARO
Oh si'!
ROSINA
E la sua bella,
dite, abita lontano?
FIGARO
Qui! due passi.
ROSINA
Ma e' bella?
FIGARO
Oh, bella assai!
Eccovi il suo ritratto in due parole:
grassotta, genialotta,
capello nero, guancia porporina,
occhio che parla, mano che innamora
ROSINA
E il nome?
FIGARO
Ah, il nome ancora?
Il nome Ah, che bel nome!
Si chiama
ROSINA
Ebbene, si chiama?
FIGARO
Si chiamaerreororosiRosina.
ROSINA
Dunque io son tu non m'inganni?
Dunque io son la fortunata!
(Gia' me l'ero immaginata:
lo sapeva pria di te.)
FIGARO
Di Lindoro il vago oggetto
siete voi, bella Rosina.
(Oh, che volpe sopraffina,
ma l'avra' da far con me.)
ROSINA
Senti, senti ma a Lindoro
per parlar come si fa?
FIGARO
Zitto, zitto, qui Lindoro
per parlarvi or or sara'.
ROSINA
Per parlarmi? Bravo! bravo!
Venga pur, ma con prudenza;
io gia' moro d'impazienza!
Ma che tarda? ma che fa?
FIGARO
Egli attende qualche segno,
poverin, del vostro affetto;
sol due righe di biglietto
gli mandate, e qui verra'.
Che ne dite?
ROSINA
Non vorrei
FIGARO
Su, coraggio.
ROSINA
Non saprei
FIGARO
Sol due righe
ROSINA
Mi vergogno
FIGARO
Ma di che? di che? si sa!
Presto, presto; qua un biglietto.
ROSINA
Un biglietto? eccolo qua.
FIGARO
Gia' era scritto? Ve', che bestia!
Il maestro faccio a lei!
Ah, che in cattedra costei
di malizia puo' dettar.
Donne, donne, eterni Dei,
chi vi arriva a indovinar?
ROSINA
Fortunati affetti miei!
Io comincio a respirar.
Ah, tu solo, amor, tu sei
che mi devi consolar!
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FIGARO
Alto la'!
Che cosa accadde
signori miei?
Che chiasso e' questo?
Eterni Dei!
Gia' sulla piazza
a questo strepito
s'e' radunata
mezza citta'.
(Signor, giudizio, per carita'.)
BARTOLO
Quest'e' un birbante
CONTE
Quest'e' un briccone
BARTOLO
Ah, disgraziato!
CONTE
Ah, maledetto!
FIGARO
Signor soldato
porti rispetto,
o questo fusto,
corpo del diavolo,
or la creanza
le insegnera'.
(Signore, giudizio,
per carita'.)
CONTE
Brutto scimmiotto!
BARTOLO
Birbo malnato!
TUTTI
Zitto, dottore
BARTOLO
Voglio gridare
TUTTI
Fermo, signore
CONTE
Voglio ammazzare
TUTTI
Fate silenzio,
per carita'.
CONTE
No, voglio ucciderlo, non v'e' pieta'.
TUTTI
Zitti, che battono
Chi mai sara'?
BARTOLO
Chi e'?
UFFICIALE
Ola'!
CORO
La forza,
aprite qua.
TUTTI
La forza! Oh diavolo!
FIGARO E BASILIO
L'avete fatta!
CONTE E BARTOLO
Niente paura.
Venga pur qua.
TUTTI
Quest'avventura,
ah, come diavolo
mai finira'?
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CORO
Fermi tutti. Niun si mova.
Miei signori, che si fa?
Questo chiasso d'onde e' nato?
La cagione presto qua.
BARTOLO
Questa bestia di soldato,
mio signor, m'ha maltrattato.
FIGARO
Io qua venni, mio signore,
questo chiasso ad acquetare.
BERTA E BASILIO
Fa un inferno di rumore,
parla sempre d'ammazzare.
CONTE
In alloggio quel briccone
non mi volle qui accettare.
ROSINA
Perdonate, poverino,
tutto effetto fu del vino.
UFFICIALE
Ho inteso.
Galantuom, siete in arresto.
Fuori presto,
via di qua.
CONTE
Io in arresto?
Fermi, ola'.
BARTOLO, ROSINA, BASILIO E BERTA
Fredd o/a ed immobile
come una statua
fiato non restami
da respirar.
CONTE
Freddo ed immobile
come una statua,
fiato non restagli
da respirar.
FIGARO
Guarda Don Bartolo!
Sembra una statua!
Ah ah! dal ridere
sto per crepar!
BARTOLO
Ma, signor…
CORO
Zitto tu!
BARTOLO
Ma un dottor…
CORO
Oh, non piu'!
BARTOLO
Ma se lei…
CORO
Non parlar!
BARTOLO
Ma vorrei…
CORO
Non gridar.
A TRE
Ma se noi…
CORO
Zitti voi.
A TRE
Ma se poi…
CORO
Pensiam noi.
Vada ognun pe' fatti suoi,
si finisca d'altercar.
BARTOLO
Ma sentite…
A TRE
Zitto su!
Zitto giu'!
BARTOLO
Ma ascoltate..
A TRE
Zitto qua!
Zitto la'!
TUTTI
Mi par d'esser con la testa
in un'orrida fucina,
dove cresce e mai non resta
delle incudini sonore
l'importuno strepitar.
Alternando questo e quello
pesantissimo martello
fa con barbara armonia
muri e volte rimbombar.
E il cervello, poverello,
gia' stordito, sbalordito,
non ragiona, si confonde,
si riduce ad impazzar.
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BARTOLO
Bravo, signor barbiere,
ma bravo!
FIGARO
Eh, niente affatto:
scusi, son debolezze.
BARTOLO
Ebben, qui dunque
che vieni a fare?
FIGARO
Oh bella!
Vengo a farvi la barba: oggi vi tocca.
BARTOLO
Oggi non voglio.
FIGARO
Oggi non vuol? Domani
non potro' io.
BARTOLO
Perche'?
FIGARO
Perche' ho da fare
a tutti gli Ufficiali
del nuovo reggimento barba e testa
alla marchesa Andronica
il biondo parrucchin coi marone'
al contino Bombe'
il ciuffo a campanile
purgante all'avvocato Bernardone
che ieri s'ammalo' d'indigestione
e poi e poi che serve?
Doman non posso.
BARTOLO
Orsu', meno parole.
Oggi non vo' far barba.
FIGARO
No? Cospetto!
Guardate che avventori!
Vengo stamane: in casa v'e' l'inferno
ritorno dopo pranzo: oggi non voglio
Ma che? M'avete preso
per un qualche barbier da contadini?
Chiamate pur un altro, io me ne vado.
BARTOLO
(Che serve? a modo suo;
vedi che fantasia!)
Va in camera a pigliar la biancheria.
No, vado io stesso.
FIGARO
(Ah, se mi dava in mano
il mazzo delle chiavi, ero a cavallo.)
Dite: non e' fra quelle
la chiave che apre quella gelosia?
ROSINA
Si', certo; e' la piu' nuova.
BARTOLO
(Ah, son pur buono
a lasciar qua quel diavolo di barbiere!)
Animo, va tu stesso.
Passato il corridor, sopra l'armadio
il tutto troverai.
Bada, non toccar nulla
FIGARO
Eh, non son matto.
(Allegri!) Vado e torno. (Il colpo e' fatto.)
BARTOLO
E' quel briccon, che al Conte
ha portato il biglietto di Rosina.
CONTE
Mi sembra un imbroglion di prima sfera.
BARTOLO
Eh, a me non me la ficca
Ah, disgraziato me!
ROSINA
Ah, che rumore!
BARTOLO
Oh, che briccon! Me lo diceva il core.
CONTE
Quel Figaro e' un grand'uomo; or che siam soli,
ditemi, o cara: il vostro al mio destino
d'unir siete contenta?
Franchezza!
ROSINA
Ah, mio Lindoro,
altro io non bramo
CONTE
Ebben?
BARTOLO
Tutto mi ha rotto;
sei piatti, otto bicchieri, una terrina.
FIGARO
Vedete che gran cosa! Ad una chiave
se io non mi attaccava per fortuna,
per quel maledettissimo
corridor cosi' oscuro,
spezzato mi sarei la testa al muro.
Tiene ogni stanza al buio, e poi e poi…
BARTOLO
Oh, non piu'.
FIGARO
Dunque andiam.
(Giudizio.)
BARTOLO
A noi.
---------------------------------------------------------
ROSINA
Don Basilio!
CONTE
(Cosa veggo!)
FIGARO
(Quale intoppo!)
BARTOLO
Come qua?
BASILIO
Servitor di tutti quanti.
BARTOLO
(Che vuol dir tal novita'?)
CONTE E FIGARO
(Qui franchezza ci vorra'.)
ROSINA
(Ah, di noi che mai sara'?)
BARTOLO
Don Basilio, come state?
BASILIO
Come sto?
FIGARO
Or che s'aspetta?
Questa barba benedetta
la facciamo si' o no?
BARTOLO
Ora vengo!
E il Curiale?
BASILIO
Il Curiale?
CONTE
Io gli ho narrato
che gia' tutto e' combinato.
Non e' ver?
BARTOLO
Si', tutto io so.
BASILIO
Ma, Don Bartolo, spiegatevi..
CONTE
Ehi, Dottore, una parola.
Don Basilio, son da voi.
Ascoltate un poco qua.
(Fate un po' ch'ei vada via,
ch'ei ci scopra ho gran timore:
della lettera, signore,
ei l'affare ancor non sa.)
BARTOLO
(Dite bene, mio signore;
or lo mando via di qua.)
ROSINA
(Io mi sento il cor tremar!)
FIGARO
(Non vi state a disperar.)
BASILIO
(Ah, qui certo v'e' un pasticcio;
non l'arrivo a indovinar.)
CONTE
Colla febbre, Don Basilio,
che v'insegna a passeggiar?
BASILIO
Colla febbre?
CONTE
E che vi pare?
Siete giallo come un morto.
BASILIO
Come un morto?
FIGARO
Bagattella!
Cospetton! Che tremarella!
Questa e' febbre scarlattina!
CONTE
Via, prendete medicina,
non vi state a rovinar.
FIGARO
Presto, presto, andate a letto
CONTE
Voi paura inver mi fate
ROSINA
Dice bene, andate, andate
TUTTI
Presto, andate a riposar.
BASILIO
(Una borsa! Andate a letto!
Ma che tutti sian d'accordo!)
TUTTI
Presto a letto.
BASILIO
Eh, non son sordo.
Non mi faccio piu' pregar.
FIGARO
Che color!
CONTE
Che brutta cera!
BASILIO
Brutta cera!
CONTE, FIGARO E BARTOLO
Oh, brutta assai!
BASILIO
Dunque vado
TUTTI
Vada, vada!
Buona sera, mio signore,
presto, andate via di qua.
(Maledetto seccatore!)
Pace, sonno e sanita'.
BASILIO
Buona sera ben di core
poi diman si parlera'.
Non gridate, ho inteso gia'.
---------------------------------------------------------
FIGARO
Orsu', signor Don Bartolo
BARTOLO
Son qua.
Stringi, bravissimo.
CONTE
Rosina, deh, ascoltatemi.
ROSINA
Vi ascolto; eccomi qua.
CONTE
A mezzanotte in punto
a prendervi qui siamo:
or che la chiave abbiamo
non v'e' da dubitar.
FIGARO
Ahi! ahi!
BARTOLO
Che cos'e' stato?
FIGARO
Un non so che nell'occhio!
Guardate non toccate
soffiate per pieta'
ROSINA
A mezzanotte in punto,
anima mia, t'aspetto.
Io gia' l'istante affretto
che a te mi stringera'.
CONTE
Ora avvertir vi voglio,
cara, che il vostro foglio,
perche' non fosse inutile
il mio travestimento
BARTOLO
Il suo travestimento?
Ah, ah! brava, bravissimo!
Ma bravi in verita'!
Bricconi, birbanti!
Ah, voi tutti quanti
avete giurato
di farmi crepar!
Su, fuori, furfanti,
vi voglio accoppar.
Di rabbia, di sdegno
mi sento crepar.
ROSINA, CONTE E FIGARO
L'amico delira,
la testa gli gira.
Ma zitto, Dottore,
vi fate burlar.
Tacete, tacete,
non serve gridar.
Intesi gia' siamo,
non vo' replicar.)
---------------------------------------------------------
FIGARO
Alfin, eccoci qua.
CONTE
Figaro, dammi man. Poter del mondo!
Che tempo indiavolato!
FIGARO
Tempo da innamorati.
CONTE
Ehi, fammi lume.
Dove sara' Rosina?
FIGARO
Ora vedremo Eccola appunto.
CONTE
Ah, mio tesoro!
ROSINA
Indietro,
anima scellerata; io qui di mia
stolta credulita' venni soltanto
a riparar lo scorno, a dimostrarti
qual sono, e quale amante
perdesti, anima indegna e sconoscente.
CONTE
Io son di sasso.
FIGARO
lo non capisco niente.
CONTE
Ma per pieta'
ROSINA
Taci. Fingesti amore
per vendermi alle voglie
di quel tuo vil Conte Almaviva
CONTE
Al Conte?
Ah, sei delusa! oh me felice adunque
tu di verace amore
ami Lindor rispondi
ROSINA
Ah, si'! t'amai purtroppo!
CONTE
Ah, non e' tempo
di piu' celarsi, anima mia; ravvisa
colui che si' gran tempo
segui' tue tracce, che per te sospira,
che sua ti vuole; mira, o mio tesoro,
Almaviva son io, non son Lindoro.
ROSINA
(Ah! qual colpo inaspettato!
Egli stesso? o Ciel, che sento!
Di sorpresa e di contento
son vicina a delirar.)
FIGARO
(Son rimasti senza fiato:
ora muoion di contento.
Guarda, guarda il mio talento
che bel colpo seppe far!)
CONTE
(Qual trionfo inaspettato!
Me felice! oh bel momento!
Ah! d'amore e di contento
son vicino a delirar.)
ROSINA
Mio signor! ma voi ma io…
CONTE
Ah, non piu', non piu', ben mio.
Il bel nome di mia sposa,
idol mio, t'attende gia'.
ROSINA
Il bel nome di tua sposa
oh, qual gioia al cor mi da'!
CONTE
Sei contenta!
ROSINA
Ah! mio signore!
ROSINA E CONTE
Dolce nodo avventurato
che fai paghi i miei desiri!
Alla fin de' miei martiri
tu sentisti, amor, pieta'.
FIGARO
Presto andiamo, vi sbrigate;
via, lasciate quei sospiri.
Se si tarda, i miei raggiri
fanno fiasco in verita'.
Ah! cospetto! che ho veduto!
Alla porta una lanterna
due persone! che si fa?
CONTE
Hai veduto due persone?
FIGARO
Si', signore.
ROSINA, CONTE E FIGARO
Che si fa?
Zitti, zitti, piano, piano,
non facciamo confusione;
per la scala del balcone
presto andiamo via di qua.
FIGARO
Ah, disgraziati noi! come si fa?
CONTE
Che avvenne mai?
FIGARO
La scala
CONTE
Ebben?
FIGARO
La scala non v'e' piu'.
CONTE
Che dici?
FIGARO
Chi mai l'avra' levata?
CONTE
Quale inciampo crudel!
ROSINA
Me sventurata!
FIGARO
Zitti zitti sento gente. Ora ci siamo.
Signor mio, che si fa?
CONTE
Mia Rosin, coraggio.
FIGARO
Eccoli qua.
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BASILIO
Don Bartolo! Don Bartolo!
FIGARO
Don Basilio.
CONTE
E quell'altro?
FIGARO
Ve', ve', il nostro notaro. Allegramente.
Lasciate fare a me. Signor Notaro:
dovevate in mia casa
stipular questa sera
il contratto di nozze
fra il conte d'Almaviva e mia nipote.
Gli sposi, eccoli qua. Avete indosso
la scrittura?
Benissimo.
BASILIO
Ma piano.
Don Bartolo dov'e'?
CONTE
Ehi, Don Basilio,
quest'anello e' per voi
BASILIO
Ma io…
CONTE
Per voi
vi son ancor due palle nel cervello
se v'opponete.
BASILIO
Oibo', prendo l'anello.
Chi firma?
CONTE E ROSINA
Eccoci qua.
CONTE
Son testimoni
Figaro e Don Basilio. Essa e' mia sposa.
FIGARO E BASILIO
Evviva!
CONTE
Oh, mio contento!
ROSINA
Oh, sospirata mia felicita'!
FIGARO
Evviva!
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BARTOLO
Fermi tutti. Eccoli qua.
UFFIZIALE
Colle buone, signor.
BARTOLO
Signor, son ladri.
Arrestate, arrestate.
UFFIZIALE
Mio signore,
il suo nome?
CONTE
Il mio nome e' quel d'un uom d'onor.
Lo sposo io sono di questa…
BARTOLO
Eh, andate al diavolo! Rosina
esser deve mia sposa: non e' vero?
ROSINA
Io sua sposa? Oh, nemmeno per pensiero.
BARTOLO
Come? Come, fraschetta?
Arrestate, vi dico e' un ladro.
FIGARO
Or or l'accoppo.
BARTOLO
E' un furfante, e' un briccon.
UFFIZIALE
Signore
CONTE
Indietro!
UFFIZIALE
Il nome?
CONTE
Indietro, dico, indietro
UFFIZIALE
Ehi, mio signor! basso quel tono.
Chi e' lei?
CONTE
Il Conte d'Almaviva io sono.
BARTOLO
Il Conte! Ah, che mai sento!
Ma cospetto!
CONTE
T'accheta, invan t'adopri,
resisti invan. De' tuoi rigori insani
giunse l'ultimo istante. In faccia al mondo
io dichiaro altamente
costei mia sposa.
Il nostro nodo, o cara,
opra e' d'amore. Amore,
che ti fe' mia consorte
a te mi stringera' fino alla morte.
Respira omai: del fido sposo in braccio,
vieni, vieni a goder sorte piu' lieta.
BARTOLO
Ma io…
CONTE
Taci
BASILIO
Ma voi…
CONTE
Ola', t'accheta.
Cessa di piu' resistere,
non cimentar mio sdegno.
Spezzato e' il gioco indegno
di tanta crudelta'.
Della belta' dolente,
d'un innocente amore
l'avaro tuo furore
piu' non trionfera'.
E tu, infelice vittima
d'un reo poter tiranno,
sottratta al giogo barbaro,
cangia in piacer l'affanno
e in sen d'un fido sposo
gioisci in liberta', Cari amici
CORO
Non temete.
CONTE
Questo nodo
CORO
Non si scioglie,
sempre a lei vi stringera'.
CONTE
Ah, il piu' lieto, il piu' felice
e' il mio cor de' cori amanti;
non fuggite, o lieti istanti
della mia felicita'.
CORO
Annodar due cori amanti
e' piacer che egual non ha.
BARTOLO
Insomma, io ho tutti i torti
FIGARO
Eh, purtroppo e' cosi'!
BARTOLO
Ma tu, briccone,
tu pur tradirmi e far da testimonio!
BASILIO
Ah, Don Bartolo mio, quel signor Conte
certe ragioni ha in tasca,
certi argomenti a cui non si risponde.
BARTOLO
Ed io, bestia solenne,
per meglio assicurare il matrimonio,
io portai via la scala del balcone.
FIGARO
Ecco che fa un'Inutil Precauzione.
BARTOLO
Ma e la dote? io non posso…
CONTE
Eh, via; di dote
io bisogno non ho: va, te la dono.
FIGARO
Ah, ah! ridete adesso?
Bravissimo, Don Bartolo,
ho veduto alla fin rasserenarsi
quel vostro ceffo amaro e furibondo.
Eh, i bricconi han fortuna in questo mondo.
ROSINA
Dunque, signor Don Bartolo?
BARTOLO
Si', si', ho capito tutto.
CONTE
Ebben, dottore?
BARTOLO
Si', si', che serve? quel ch'e' fatto e' fatto.
Andate pur, che il ciel vi benedica.
FIGARO
Bravo, bravo, un abbraccio;
venite qua, dottore.
ROSINA
Ah, noi felici!
CONTE
Oh, fortunato amore!
FIGARO
Di si' felice innesto
serbiam memoria eterna;
io smorzo la lanterna;
qui piu' non ho che far.
ROSINA
Costo' sospiri e pianti
un si' felice istante:
alfin quest'almsa amante
comincia a respirar.
CORO
Amore e fede eterna
si vegga in voi regnar.
Ноты на сайте Бориса Тараканова (Дж. Россини,
опера "IL BARBIERE DI SEVIGLIA" ("Севильский цирюльник"), клавир, ит. яз.
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Пользователь TheBelcantist
Muslim Magomayev & Rauf Atakishiyev - All'idea di quel metallo ( Il Barbiere di Siviglia ), 1978
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АРИЯ ДОНА БАЗИЛИО (Basilio)
No? Uditemi e tacete.
La calunnia e' un venticello,
un'auretta assai gentile
che insensibile, sottile,
leggermente, dolcemente
incomincia a sussurrar.
Piano piano, terra terra,
sottovoce, sibilando,
va scorrendo, va ronzando;
nelle orecchie della gente
s'introduce destramente
e le teste ed i cervelli
fa stordire e fa gonfiar.
Dalla bocca fuori uscendo
lo schiamazzo va crescendo
prende forza a poco a poco,
vola gia' di loco in loco;
sembra il tuono, la tempesta
che nel sen della foresta
va fischiando, brontolando
e ti fa d'orror gelar.
Alla fin trabocca e scoppia,
si propaga, si raddoppia
e produce un'esplosione
come un colpo di cannone,
un tremuoto, un temporale,
un tumulto generale,
che fa l'aria rimbombar.
E il meschino calunniato,
avvilito, calpestato,
sotto il pubblico flagello
per gran sorte ha crepar.
Ah! che ne dite?
Ноты на сайте Бориса Тараканова (Дж. Россини,
опера "IL BARBIERE DI SEVIGLIA" ("Севильский цирюльник"), клавир, ит. яз. (ВНИМАНИЕ! PDF-формат) Архив 1 стр.88)
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Пользователь My Melody
Муслим Магомаев - Ария Дон Базилио
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русский текст
Клевета вначале сладко
Ветерочком чуть-чуть порхает
И как будто бы украдкой
Слух людской едва ласкает
И журчит как ручеек, как ручеек.
Тихо, тайно, полегоньку
Проползает всюду-всюду,
Незаметно, потихоньку,
Постепенно всему люду
Ум и сердце, ум и сердце наполняет.
И из уст в уста летает,
И из уст в уста летает,
И из уст в уста летает,
Как затверженный урок.
Все сильнее с каждым часом,
Возникает толкованье!
Вот гремит уж общим гласом,
Стало общим клеветанье.
Вот, как буря, разразилось,
Загремело, покатилось
Неудержанной волной.
Гул сильней все нарастает,
Гул сильней все нарастает -
В ужасе трепещут люди!
И, как бомба разрываясь,
И, как бомба разрываясь,
Клевета все потрясает,
Клевета все потрясает,
Клевета все потрясает
И колеблет мир земной.
И, как бомба разрываясь,
И, как бомба разрываясь,
Клевета все потрясает,
Клевета все потрясает,
Клевета все потрясает
И колеблет мир земной.
Тот же, кто был цель гоненья,
Претерпев все униженья,
Погибает в общем мненье,
Пораженный клеветой.
Тот же, кто был цель гоненья,
Претерпев все униженья,
Погибает в общем мненье,
Пораженный клеветой.
Да, клеветой!
Погибает в общем мненье,
Пораженный клеветой.
Погибает в общем мненье,
Пораженный клеветой,
Да, клеветой!
Да, клеветой!
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опера "IL BARBIERE DI SEVIGLIA" ("Севильский цирюльник"), клавир, ит. яз. (ВНИМАНИЕ! PDF-формат))
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Пользователь TheBelcantist
Muslim Magomayev - Клевета ( Il barbiere di Siviglia - Gioachino Rossini )
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